Scoperta nel cuore dell'Eurasia, nuova isola emerge nel Mar Caspio

Il Mar Caspio, che rappresenta il più esteso bacino d’acqua chiuso del pianeta, sta mostrando nuove aree di superficie emersa. Una spedizione scientifica russa ha recentemente confermato la presenza di una nuova isola nella zona settentrionale del bacino, situata circa 30 chilometri a sud-ovest dell’isola di Maly Zhemchuzhny, all’interno della riserva naturale statale di Astrakhan, lungo il litorale russo.
L’esistenza dell’isola era stata inizialmente rilevata attraverso immagini satellitari nel novembre 2024, ma solo una recente esplorazione realizzata dallo Shirshov Institute of Oceanology dell’Accademia delle Scienze Russa ne ha verificato la sua presenza.
Scoperta un'isola in mezzo al Mar Caspio, cosa sappiamo
La comparsa della nuova isola è strettamente connessa all’attuale fase di forte deflusso del fiume Volga, il corso d’acqua più lungo del continente europeo e principale fonte di approvvigionamento idrico per il Mar Caspio. Quando il flusso del Volga tornerà a livelli abituali, o addirittura diminuirà ulteriormente, il livello dell’acqua nel bacino continuerà a scendere, permettendo ad altre porzioni dell’isola di affiorare.

Il Mar Caspio rappresenta un ecosistema peculiare: tecnicamente un lago endoreico, cioè senza emissari, contiene acqua salmastra (con una salinità che corrisponde a circa un terzo di quella degli oceani) e possiede caratteristiche intermedie tra quelle di un lago e di un mare. In passato il livello delle sue acque ha subito variazioni naturali, ma negli ultimi anni si è registrata una tendenza al calo continuo.
Secondo le previsioni degli scienziati, se l’attuale tendenza dovesse mantenersi, la nuova isola potrebbe continuare ad espandersi nei prossimi anni, diventando un potenziale ecosistema vitale per la fauna locale. Potrebbe infatti offrire un rifugio prezioso per specie vulnerabili come uccelli rari e le foche del Caspio, già messe a dura prova dalle trasformazioni ambientali in atto.
Il gruppo di ricerca ha reso noto che nei prossimi mesi intende completare la prima descrizione scientifica ufficiale dell’isola e proporre un toponimo riconosciuto per questa nuova formazione terrestre. La scoperta non rappresenta soltanto un fenomeno naturale rilevante, ma costituisce anche un chiaro segnale d’allarme sullo stato di salute dell’ecosistema del Mar Caspio, il cui equilibrio è oggi seriamente minacciato.