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Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide potrebbe far finire sott'acqua anche alcune aree costiere italiane

Lo scioglimento della sola calotta glaciale antartica porterebbe a un innalzamento delle acque nel Mediterraneo di oltre 3 metri, con conseguenze anche sui litorali italiani. Lo studio.
Sostenibilità28 Agosto 2025 - ore 11:08 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità28 Agosto 2025 - ore 11:08 - Redatto da Meteo.it

Secondo un nuovo studio pubblicato su PNAS, lo scioglimento della sola calotta glaciale antartica occidentale potrebbe avere ripercussioni drammatiche anche nel nostro Paese. Lo scioglimento infatti, potrebbe innalzare il livello del mare di oltre 3 metri, mettendo a rischio l'inondazione di intere zone costiere italiane.

Scioglimento dei ghiacciai: tratti costieri italiani a rischio di finire sott'acqua

Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide potrebbe portare a un incremento di oltre 3 metri nel livello globale del mare, con conseguenze per numerose città e centri costieri italiani. Venezia, Ravenna, Pisa e Napoli sono alcune delle località italiane a rischio di subire l'erosione dei propri territori a causa dello scioglimento dei ghiacci antartici, evento che rappresenta una delle minacce più gravi legate al riscaldamento globale.

Lo studio recente pubblicato sulla rivista PNAS ha evidenziato come la sola perdita della calotta glaciale antartica occidentale potrebbe determinare un rialzo del livello medio globale del mare superiore ai 3 metri, con ripercussioni devastanti per le città e le coste di tutto il pianeta.

In Italia, aree costiere dell'Alto Adriatico, comprese importanti mete turistiche della Riviera romagnola, potrebbero ritrovarsi sott'acqua. Anche alcune zone costiere della Toscana, del Lazio e della Campania, insieme a porzioni della costa pugliese, della Calabria ionica e delle isole principali, sarebbero vulnerabili, con effetti significativi nelle regioni di Cagliari, Oristano e lungo la costa sud-orientale della Sardegna, nonché in Sicilia, in particolare a Catania.

Alto Adriatico tra le aree italiane a maggior rischio

Il Mediterraneo è già salito di diversi centimetri negli ultimi anni e questo innalzamento sembra destinato ad aumentare a causa dell'azione combinata di scioglimento dei ghiacciai, fusione delle calotte polari ed espansione termica degli oceani dovuta al riscaldamento globale.

In particolare lo scioglimento delle calotte glaciali che rivestono i ghiacciai in Groenlandia e in Antartide, che perdono circa 370 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, rischiano di far accelerare notevolmente questo fenomeno.

Ma cosa potrebbe accadere qualora non riuscissimo a invertire l'attuale tendenza? I livelli del mare potrebbero alzarsi di oltre 3 metri in pochi decenni: a mostrarci i potenziali effetti è una mappa interattiva, che evidenzia in rosso le località che finirebbero sommerse.

Tra quelle italiane sono le aree dell'Alto Adriatico a correre il rischio maggiore. Venezia e le aree circostanti potrebbero finire sott'acqua, insieme al Polesine, al Delta del Po e a Ravenna. Diverse località della Riviera romagnola, come Riccione, Misano, Cattolica e la città di Rimini, sono anch'esse a rischio. Lungo la costa pugliese, le regioni costiere del golfo di Manfredonia risultano particolarmente vulnerabili.

Gli effetti dello scioglimento dei ghiacciai non tarderebbero a farsi sentire neppure nel Tirreno, e tra le città più minacciate ci sono alcune località costiere toscane, dalla Versilia a Marina di Pisa, fino a Livorno e alcune zone di Marina di Grosseto. Nel Lazio, gli effetti più significativi si manifesterebbero lungo il litorale romano, tra Fiumicino e Ostia, e nel golfo di Gaeta, da Terracina a Sperlonga. In Campania, oltre a Napoli, anche il litorale Domizio, da Castel Volturno a Lago Patria e Cuma, e le zone del Cilento lungo la piana del Sele rischierebbero di essere sommerse.

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