Riscaldamento globale oltre +1,5°: siamo già un punto di non ritorno tra ondate di calore e tempeste?
Anche un superamento temporaneo della soglia massima di aumento della temperatura globale di 1,5°, fissata con gli accordi di Parigi, può portare il riscaldamento globale a sconvolgimenti del clima non reversibili con sempre più ondate di calore ma anche tempeste, uragani e alluvioni.
A sostenerlo è uno studio appena pubblicato, riportato dal quotidiano britannico The Guardian. La domanda sorge spontanea: siamo già a questo punto visto che negli ultimi 15 mesi abbiamo superato 14 volte questo tetto massimo? Di sicuro un superamento strutturale sarebbe catastrofico, e ora siamo a quel limite.
Caldo estremo e nubifragi
Fenomeni come il gigantesco uragano Milton, che ha poi fortunatamente perso toccando terra gran parte della incredibile forza distruttiva che aveva accumulato, e come i continui e devastanti nubifragi che colpiscono anche da noi in Italia sembrano aumentare questo timore.
La soglia invalicabile del +1,5° rispetto all’era precedente l’industrializzazione di massa era stata fissata, ai tempi della Cop 21, dagli accordi internazionali sul clima di Parigi del 2015 per il ventennio successivo.
Mari, foreste, Poli: danni irreversibili?
Tutte le speranze sarebbero affidate, sì all’obiettivo di ridurre davvero le emissioni nocive, ma ormai, viste le difficoltà, soprattutto a quello di proprio rimuovere l’anidride carbonica in eccesso dall’atmosfera. Per evitare la catastrofe totale ne dovremmo eliminare, entro il 2100, 400 gigatonnellate, tantissime, usando tra l'altro tecnologie non ancora testate su una vasta scala, anche economica.
Gli oltrepassamenti della soglia di 1,5° stanno intanto producendo disastri. Anche se riuscimmo nell’operazione tecnologica, impatti come il collasso dei ghiacci in Groenlandia, lo scioglimento del permafrost, il deperimento della foresta amazonica e l’aumento del livello dei mari potrebbero essere già al punto di non ritorno.