Polvere del Sahara: perché si verifica questo fenomeno meteorologico e cosa comporta?

La polvere del Sahara da diversi anni fa sempre più capolino nei cieli portando tramonti dai calori caldi, ma anche disagi quando si deposita sulle auto. Attenzione: la presenza di polvere sahariana comporta anche una scarsa qualità dell'aria. Scopriamo qualcosa di più su questo fenomeno meteorologico che da tempo solleva numerosi interrogativi sull'influenza del cambiamento climatico in termini di frequenza o intensità, ma anche sui possibili effetti sulla salute.
Polvere del Sahara, cos'è?
Il deserto del Sahara è la principale fonte globale di polvere atmosferica, ma non è il solo visto che anche il deserto del Gobi è fonte di polvere in Asia, con il trasporto che arriva fino alle isole Hawaii. Il trasporto della polvere del Sahara dipende da due fattori principali: la disponibilità di fonti di sedimenti leggeri, minerali e organici asciutti, di cui i deserti del mondo sono una fonte inesauribile, e le condizioni del vento che favoriscono l'immissione di particolato nella troposfera e il suo trasporto.
Generalmente questi fenomeni meteorologici sono stagionali e seguono le variazioni delle condizioni del vento. L'andamento del vento, infatti, è la causa scatenante del trasporto di queste nubi di polvere che da anni "colorano" i cieli anche delle nostre città. Dati alla mano: il trasporto di polvere sahariana verso i Caraibi si verifica in primavera, estate e inizio autunno, mentre il trasporto della polvere verso l'Europa si registra solitamente in primavera. Naturalmente ci sono anche altri fattori come la siccità e la desertificazione causate dal riscaldamento globale che possono cosi aumentare la quantità di polvere disponibile. Non solo, può essere coinvolto anche un utilizzo eccessivo dell'acqua.
La polvere del Sahara è pericolosa per la salute?
Un altro interrogativo legato alla polvere del deserto del Sahara riguarda la sua pericolosità o meno per la salute. Il trasporto di polvere ad alta quota ha meno probabilità di avere un impatto significativo sulla qualità dell'aria in superficie. Tuttavia la presenza di nubi di polvere a livello superficiale trasportano particolato, grossolano e fine, che determina un deterioramento della qualità dell'aria creando così rischi respiratori e in alcuni casi anche cardiovascolari. In questo caso è consigliato seguire agenzie e istituzioni locali per la qualità dell'aria, soprattutto in caso di picchi di inquinamento atmosferico e allerte.