FacebookInstagramXWhatsApp

Piante velenose, 10 specie botaniche a cui fare attenzione

Quali sono le piante più velenose al mondo? Ecco la top ten delle specie botaniche a cui fare attenzione
Curiosità1 Ottobre 2023 - ore 09:57 - Redatto da Redazione Meteo.it
Curiosità1 Ottobre 2023 - ore 09:57 - Redatto da Redazione Meteo.it
Foto da Wikipedia

Saper riconoscere le piante velenose può rivelarsi utilissimo quando ci dedichiamo alla raccolta delle erbe spontanee, e impedirci di ingerire inavvertitamente specie pericolose per il nostro organismo. Ecco quali sono le 10 piante più velenose al mondo.

Piante velenose o piante tossiche?

Molti ritengono che i due termini siano sinonimi, ma in realtà c'è una grande differenza tra loro. Le piante tossiche - se ingerite o messe a contatto con la pelle - possono causare reazioni allergiche, disturbi digestivi o irritazioni cutanee. Le piante velenose invece possono causare seri problemi di salute e - in casi estremi - portare anche alla morte.

Le piante tossiche generalmente richiedono una grande quantità prima di causare danni, mentre per quelle velenose può bastare anche una piccola dose.

Stramonio comune

Datura stramonium - meglio conosciuto come Stramonio comune o Erba del Diavolo è una pianta che può trarre in inganno, a causa della bellezza dei suoi fiori bianchi a campana. La sua bellezza è però pari alla velenosità, e i semi di questa pianta contengono un'elevata concentrazione di alcaloidi. Si tratta di una pianta dalle proprietà allucinogene che, se ingerita, può causare forti dolori addominali, nausea, crampi e portare alla morte.

Oleandro

Meravigliosa pianta decorativa per i nostri giardini, l'oleandro è ritenuto una delle piante più velenose del mondo. La pianta contiene oleandrina e diversi alcaloidi tossici, e l’ingestione può provocare tachicardia, disturbi gastrici e del sistema nervoso centrale. I veleni contenuti nell'oleandro possono risultare fatali anche se ingeriti in piccole quantità: basti pensare che l’ingestione di una sola foglia potrebbe essere sufficiente a causare la morte di un bambino.

Aconito napello

L’aconito napello - o Aconitum napellus - è una delle piante erbacee più tossiche della flora italiana. Il nome deriva dal greco e significa appunto "pianta velenosa". Molto diffuso sulle Alpi è caratterizzato  dai fiori alla sommità, che ricordano un elmo antico. La sua pericolosità era conosciuta fin dall’antichità, tanto che questo fiore veniva utilizzato per avvelenare le lance. L’ingestione della pianta causa bruciore della bocca, vomito, diarrea, alterazioni della pressione arteriosa e del battito cardiaco. Può portare al coma e talvolta alla morte.

Mancinella

L'Hippomane mancinella - conosciuta anche come Mancinella - è una pianta che contiene sostanze tossiche all'interno dei rami. Questi ultimi, una volta spezzati, possono rilasciare una tossina in grado di provocare irritazioni agli occhi e alla pelle. Ma la parte più pericolosa della pianta sono i frutti, che se ingeriti possono causare forti gonfiori alla gola, problemi respiratori e gastrointestinali. La tossina responsabile degli effetti negativi è l'hippomane, presente in ogni parte della pianta. Si tratta di una specie originaria della Florida, delle Bahamas, dei Caraibi, dell’America Centrale e Meridionale.

Tasso

Il tasso - nome scientifico Taxus baccata - è un albero sempreverde a crescita molto lenta che, in condizioni ottimali, può raggiungere i 15/20 metri di altezza. Si tratta di una pianta velenosissima, che contiene alcaloidi cardiotossici, come la tassina. Le sue bacche, le foglie e i semi - se ingeriti - possono avere effetti narcotici e paralizzanti. Possono essere letali e provocare la morte improvvisa per paralisi cardiaca o respiratoria. In Italia le piante di tasso si trovano soprattutto nelle zone montane, in particolar modo sulle Alpi Apuane, nella foresta Umbra del Gargano, sul Monte Capanne dell’Isola d’Elba, nelle montagne in provincia dell’Aquila e nell’area di Sos Nibberos in Sardegna.

Eupatorium rugosum

L’Eupatorium rugosum è una pianta velenosa originaria degli Stati Uniti, che può raggiungere un metro e mezzo di altezza e fiorisce a fine dell’estate. Le foglie e gli steli della pianta contengono una quantità elevata di tremetolo - sostanza altamente tossica - che può provocare tremori e crisi cardiaca, e può causare la morte. Se ingerita dalle mucche al pascolo può contaminare il latte.

Ricino

Tutti conosciamo le proprietà benefiche dell'olio di ricino, considerato una panacea per tutti i mali. Ma pochi sanno che i semi della pianta, se masticati, rilasciano una sostanza altamente tossica, tanto da risultare uno dei veleni più potenti in natura.

Abro

L’abro, o Abrus precatorius, è un arbusto diffuso soprattutto nei paesi tropicali. La sua caratteristica è rappresentata dalla presenza di bacche di colore rosso, con le estremità scure. L'ingestione delle bacche può portare alla morte, poiché contengono una sostanza tossica - l'abrina - in grado di causare il decesso anche in piccolissime quantità (ne bastano 3 microgrammi).  L’abrina inibisce la sintesi delle proteine, provocando disidratazione, nausea, malfunzionamento dei reni e del fegato, fino alla morte.

Belladonna

Un nome affascinante per una pianta che contiene svariate sostanze tossiche. La belladonna, o Atropa belladonna, è una pianta che ha una storia affascinante e pericolosa. Le parti a più alto contenuto di sostanze tossiche sono le bacche, anche se molti veleni sono presenti anche nelle foglie. Contiene atropina, scopolamina e altre tossine che possono causare aridità della bocca, vomito, allucinazioni, paralisi e persino la morte.

Cicuta maggiore

La cicuta maggiore - Conium maculatum - è  una pianta erbacea che può raggiungere 1.800 m d'altezza. Si tratta di una pianta altamente velenosa, divenuta famosa per aver provocato la morte di Socrate. La sua tossicità è data dalla presenza di almeno 5 sostanze velenose, dette alcaloidi. La più elevata concentrazione di veleno è contenuta nei frutti verdi della cicuta, anche se risultano fatali - se ingeriti - anche foglie, fiori, fusti e radici.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Granchio blu: invasione a Punta Marina e Marina di Ravenna, cosa sta succedendo?
    Ambiente17 Settembre 2025

    Granchio blu: invasione a Punta Marina e Marina di Ravenna, cosa sta succedendo?

    Nuova massiccia invasione del granchio blu in Emilia Romagna, soprattutto a Punta Marina e Marina di Ravenna. Cosa sta accedendo e perché?
  • Balenottera di 18 metri trovata morta e arenata alla Terrazza Mascagni di Livorno
    Ambiente17 Settembre 2025

    Balenottera di 18 metri trovata morta e arenata alla Terrazza Mascagni di Livorno

    Il cetaceo, di 18 metri per 40 tonnellate, è arrivato già morto fino alla Terrazza Mascagni, uno dei simboli di Livorno.
  • Un milione di ettari bruciati nel 2025, il tragico bilancio degli incendi boschivi nell'Ue: già 4 volte il 2024
    Ambiente16 Settembre 2025

    Un milione di ettari bruciati nel 2025, il tragico bilancio degli incendi boschivi nell'Ue: già 4 volte il 2024

    Come mai si conta già un milione di ettari di foreste e vegetazione bruciati nel 2025? Ecco i dati riguardanti l'Ue e una delle cause
  • Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti
    Ambiente12 Settembre 2025

    Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti

    Un rapporto europeo rilancia l’allarme per la presenza nelle acque e nei pesci degli inquinanti Pfas, e in particolare di Pfos.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: a inizio settimana rischio nubifragi e clima autunnale! Ecco dove
Tendenza18 Settembre 2025
Meteo: a inizio settimana rischio nubifragi e clima autunnale! Ecco dove
Da domenica 21 l'anticiclone inizia a dare segni di cedimento fino all'arrivo di una perturbazione che a inizio settimana porterà forti temporali
Meteo: nel weekend l'Anticiclone si indebolisce! Ecco quando tornano le piogge
Tendenza17 Settembre 2025
Meteo: nel weekend l'Anticiclone si indebolisce! Ecco quando tornano le piogge
La tendenza meteo per il weekend del 20-21 settembre indica un indebolimento dell'alta pressione con l'avvicinamento di una nuova perturbazione.
Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Tendenza16 Settembre 2025
Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Anticiclone protagonista tra venerdì e il weekend, con tempo stabile e caldo anomalo. Per l'inizio della settimana, però, si conferma una svolta.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Venerdì 19 Settembre ore 02:58

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154