Meteo: 16-17 agosto con rischio temporali e caldo meno estremo! Poi cambia lo scenario al Nord
L’intensa e lunga ondata di calore in atto sul Mediterraneo e sull’Europa centro-meridionale proseguirà anche nel fine settimana del 16-17 agosto. Sull’Italia non transiteranno perturbazioni e la possibilità di eventuali precipitazioni sarà limitata alla formazione di qualche isolato temporale di calore in corrispondenza o in prossimità delle zone montuose.
In particolare, nelle giornate di sabato e domenica le zone maggiormente a rischio dovrebbero essere le Alpi, il Trentino Alto Adige, l’Appennino centro-meridionale, le zone interne delle Isole maggiori, ma con possibili sconfinamenti verso le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia. Attenzione perché l’energia in gioco è elevatissima, dunque i fenomeni potranno manifestarsi con violenza e scaricarsi in brevissimo tempo.

La prossima settimana vedrà la fine dell'ondata di calore al Nord mentre proseguirà al Centro-Sud, ma con valori meno estremi: la tendenza meteo
L’attuale tendenza a lungo termine, dunque per la prossima settimana, resta ancora molto incerta. Tuttavia, le principali proiezioni simulate dai modelli a nostra disposizione suggeriscono un’interruzione della fiammata africana al Nord dove le temperature dovrebbero mantenersi al di sotto della soglia critica dei 34 gradi.
Merito di una maggiore ingerenza del flusso atlantico, in seno al quale si muoveranno alcune perturbazioni: una di queste (la n.3 di agosto) dovrebbe lambire le regioni settentrionali nella giornata di mercoledì 20 agosto, ma con fenomeni di instabilità più probabili verso le aree alpine. La seconda, molto più attiva (la n.4) dovrebbe transitare giovedì 21, con effetti più rilevanti anche in pianura, coinvolgendo marginalmente il Centro nella giornata di venerdì 22.
Per le regioni peninsulari e le Isole maggiori, invece, si profila una persistenza del caldo anomalo e dunque una prosecuzione dell’ondata di calore almeno fino a venerdì 22 agosto, ma con picchi di temperatura generalmente non superiori ai 34-35 gradi, salvo una brevissima impennata attesa tra giovedì e venerdì, quando si potrebbero localmente sfiorare i 40 gradi.
La persistenza di temperature anomale a tutte le quote, con lo zero termico posizionato costantemente intorno o poco oltre i 4500 metri sulle Alpi, sta provocando gravi ripercussioni sugli ecosistemi alpini di alta quota. Nei prossimi giorni poco cambierà, salvo un lieve abbassamento della quota verso i 4000-4200 metri. Il caldo estremo e la siccità inoltre hanno reso il territorio dei Paesi mediterranei più vulnerabili agli incendi, favorendone la diffusione e aumentandone la dimensione, mettendo a dura prova le squadre dei vigili del fuoco e costringendo talvolta all’evacuazione di abitanti delle zone a rischio.