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Laghi della Groenlandia che cambiano colore: perché? Il motivo spiegato in una ricerca

Una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences spiega perché l'acqua dei laghi della Groenlandia cambia colore da trasparente a marrone.
Sostenibilità24 Gennaio 2025 - ore 10:23 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità24 Gennaio 2025 - ore 10:23 - Redatto da Meteo.it

Mentre nel mondo si parla sempre più spesso della Groenlandia per le mire del neopresidente americano Donald Trump, anche una nuova scoperta porta la regione artica al centro di qualche altra attenzione.

Il cambiamento climatico potrebbe essere la causa del cambio di colore dei laghi della Groenlandia. A sostenerlo è una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. Lo studio, guidato da Jasmine Saros ricercatore dell’Università del Maine, sostiene che gli eventi climatici estremi avvenuti nel Paese hanno spinto gli ecosistemi dei laghi artici oltre un punto di non ritorno.

Laghi in Groenlandia cambiano colore: spiegato il motivo

In Groenlandia circa 7.500 laghi hanno subito una trasformazione drastica notevole: le acque hanno cambiato il loro colore, e da trasparenti sono diventate marroni. Questo ha fatto in modo che si abbassasse di molto la qualità dell’acqua e i laghi sono passati da essere serbatoi di carbonio a emettitori di gas serra. In pochi mesi, le proprietà fisiche, chimiche e biologiche dei laghi della Groenlandia occidentale si sono trasformate a una velocità tale da raggiungere mutamenti che solitamente impiegano dei secoli.

L'aumento delle temperature avvenuto nell'autunno 2022, che ha portato piogge anziché nevicate, è stato un fenomeno fuori dalla norma per la Groenlandia. Questo fattore ha sprigionato grandi quantità di carbonio organico e metalli come ferro e magnesio. Le piogge hanno trasportato questi componenti nei laghi, rendendo l'acqua di colore marrone e alterandone la chimica. Questo evento drastico ha favorito l'aumentare dei batteri e una riduzione della trasparenza dell’acqua che ha causato un calo della biodiversità.

Prospettive future

La ricerca pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences e che è stata guidata da Jasmine Saros dell’Università del Maine, è stata resa possibile grazie a anni di monitoraggio continuo, iniziato nel 2013. E il team di ricercatori sottolinea proprio l’importanza del monitoraggio a lungo termine per capire la portata e il recupero di questi ecosistemi.

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