FacebookInstagramXWhatsApp

Invasione del Pesce Leone nel Mar Mediterraneo proveniente da Suez: lo studio sull'impatto

Il Pesce Leone sta invadendo il mar Mediterraneo e arrivando a popolare anche zone dalle acque fredde che sembravano in primis ostili a questa specie. Ecco gli ultimi studi
Ambiente27 Aprile 2024 - ore 13:53 - Redatto da Meteo.it
Ambiente27 Aprile 2024 - ore 13:53 - Redatto da Meteo.it
Foto da Wikipedia

Dal granchio blu al Pesce Leone o pesce scorpione orientale. Quest'ultimo esemplare di abitante marino ha ormai letteralmente invaso il Mar Mediterraneo dopo essere arrivato attraverso il canale di Suez. Ricercatori dell'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, hanno analizzato quanto sta accadendo cercando di compiere uno studio approfondito per comprendere i potenziali impatti ecologici ed economici consequenziali a tale invasione. Ecco cosa hanno scoperto.

Pesce leone invade il mar Mediterraneo: cosa sta succedendo e cosa sappiamo su questa specie?

Gli scienziati dei Paesi Bassi hanno iniziato a studiare l'invasione del Pesce Leone nel mare Mediterraneo cercando di capire l'impatto economico e ecologico che può avere. Lo studio, pubblicato sulla rivista NeoBiota, mostra come il Pesce Leone abbia iniziato la sua invasione circa dieci anni fa stabilendosi dapprima nel Mediterraneo orientale. Poco a poco ha poi iniziato a popolare anche zone con acque più fredde che precedentemente erano ritenute inadatte alla specie o quantomeno un habitat ostile per lui.

Si è potuto anche comprendere, studiandone provenienza e stile di vita, come l'invasione del Pesce Leone possa avere drastiche conseguenze sulle comunità ittiche locali e la biodiversità nelle aree invase.

Perché? Ebbene il Pesce Leone è un predatore generalista. Ciò comporta un impatto sui vari ecosistemi davvero imponente. Come mai? Ebbene essendo un predatore è abituato a cibarsi di vari tipi di pesci e molluschi che trova nell'habitat che colonizza.

Ciò comporta numerosi cambiamenti per quell'habitat che vede il suo equilibrio modificarsi con la scomparsa dei suoi abitanti originari. Si tratta di un pesce che ha una enorme capacità di consumare una quantità di prede sproporzionata rispetto al suo corpo. Basti pensare che il suo stomaco può espandersi notevolmente, oltre trenta volte le dimensioni normali. Una voracità del genere potrebbe rendere il pesce leone una vera e propria minaccia per la sopravvivenza di molte specie autoctone del Mediterraneo.

Occorre anche sottolineare che non essendo abituate ai Pesci Leone, le specie autoctone del mar Mediterraneo, una volta predate, non fuggono da questo nuovo predatore perché non lo riconoscono come pericolo.

L'impatto economico

Oltre a far razzia delle varie specie autoctone, l'invasione del Pesce Leone può comportare problemi anche per i pescatori e quindi problemi di natura economica. Questa particolare specie ha spine velenose che rappresentano un rischio per i pescatori e ne complicano il mestiere. Grazie alla sua conformazione il Pesce Leone può infatti anche danneggiare le attrezzature utilizzate per la pesca.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Bonus Tari 2025: requisiti, scadenze e come richiederlo
    Ambiente4 Novembre 2025

    Bonus Tari 2025: requisiti, scadenze e come richiederlo

    Che cos'è il bonus Tari 2025, quali sono i requisiti, quali le scadenze e come occorre richiederlo? Ecco le informazioni utili per i contribuenti.
  • Inquinamento record a New Delhi, intervento sperimentale con nuvole artificiali
    Ambiente30 Ottobre 2025

    Inquinamento record a New Delhi, intervento sperimentale con nuvole artificiali

    L'aria a New Delhi è sempre più nociva per inquinamento record. Il governo con un gruppo di ricercatori sta sperimentando nuvole artificiali.
  • "Strage di animali nel Lazio: bovini e equini uccisi per la sicurezza stradale"
    Ambiente30 Ottobre 2025

    "Strage di animali nel Lazio: bovini e equini uccisi per la sicurezza stradale"

    Strage di animali nella regione Lazio: bovini e equini uccisi per attuare il piano di sicurezza stradale. Insorgono gli animalisti
  • Foreste italiane, 2025 da record negativo: 94.000 ettari persi per incendi e cattiva gestione
    Ambiente30 Ottobre 2025

    Foreste italiane, 2025 da record negativo: 94.000 ettari persi per incendi e cattiva gestione

    Il 2025 segna l’anno più difficile per i boschi italiani, travolti da incendi in crescita, temperature estreme e gestione forestale in stallo.
Ultime newsVedi tutte


Meteo weekend, vortice ciclonico verso il Sud: la tendenza
Tendenza5 Novembre 2025
Meteo weekend, vortice ciclonico verso il Sud: la tendenza
Weekend dell'8-9 novembre con piogge e temporali al Sud a causa di un vortice di bassa pressione. Più stabile al Nord. La tendenza meteo
Meteo: da venerdì 7 novembre ritorna il maltempo. Ecco dove colpirà
Tendenza4 Novembre 2025
Meteo: da venerdì 7 novembre ritorna il maltempo. Ecco dove colpirà
La tendenza meteo per l'ultima parte di settimana conferma un cedimento dell'anticiclone e un ritorno a condizioni di maltempo su diverse regioni
Meteo: anticiclone protagonista fino a giovedì 6, poi torna la pioggia
Tendenza3 Novembre 2025
Meteo: anticiclone protagonista fino a giovedì 6, poi torna la pioggia
L'anticiclone non avrà vita lunga: da giovedì si confermano i primi segnali di cambiamento a causa di un vortice ciclonico in avvicinamento.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Giovedì 06 Novembre ore 05:19

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154