Influenza 2025, Iss: "Aumento dei contagi tra i bambini"

Crescono i casi di influenza in Italia nei primi giorni del 2025. Stando ai dati comunicati dall'Isituto Superiore della Sanità c'è un vero e proprio boom di contagi da sindrome simil-influenzale nella seconda settimana del 2025, dal 6 al 12 gennaio. Tra i più colpiti ci sono i bambini con una crescita importante nei dati.
Picco di influenza a gennaio 2025 tra i bambini
L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha registrato nelle ultime settimane un aumento importante dei casi di influenza 2025 in Italia. Dati alla mano il livello di incidenza della sindrome influenzale è di 14,3 casi per mille assistiti in crescita rispetto alla precedente settimana che ha aveva fatto registrare 12,1 casi. Tra i più colpiti ci sono i bambini di età inferiore ai 5 anni visto che l'incidenza dei contagi segnala 25,5 casi per mille assistiti, in crescita rispetto a sette giorni fa.
L'Iss ha registrato un aumento dei casi di virus influenzali di tipo A e B, ma anche di alcuni virus respiratori come il Vrs, virus respiratorio sinciziale, e il Sars-CoV-2. Tra le regioni più colpite dal picco di influenza 2025 ci sono: Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.
Come difendersi dall'influenza 2025?
L'aumento dei casi e dei contagi da influenza 2025 ha spinto l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) a lanciare un appello a tutti i cittadini. Come sempre è importante seguire alcune regole semplici, ma importanti per contribuire alla riduzione della diffusione dei virus influenzali. Come: una corretta igiene delle mani, ma anche coprirsi naso e bocca quando si tossisce o starnutisce senza dimenticare di mantenere la distanza gli uni con gli altri e sottoporsi al vaccino anti-influenzale.
Dati alla mano il rapporto settimanale di RespiVirNet-Sorveglianza integrata dei virus respiratori dell'Istituto superiore di sanità ha comunicato che i casi da contagio da influenza 2025 sono 841.000 nell'ultima settimana, per un totale di circa 6.793.000 casi. Nonostante la presenza diffusa dei virus influenzali e di alcuni virus respiratori, l'Iss non ha attivato la sorveglianza epidemiologica.