In quest'isola la plastica forma delle rocce: com'è possibile?

C'è un'isola paradisiaca nell'Oceano Atlantico in cui si sono formate delle rocce artificiali a partire dai rifiuti plastici. Ecco com'è possibile e perché il tutto è pericoloso.
Rocce di plastica nell'Oceano Atlantico
La Ilha da Trindade è una piccola isola vulcanica situata nell'Oceano Atlantico, distante circa 1140 chilometri dalla costa brasiliana di Vitoria e 2400 da quella di Rio de Janeiro. L'isola è nota per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline, ma purtroppo è anche famosa per la sua enorme quantità di rifiuti di plastica che si accumulano sulle sue coste. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin, i rifiuti di plastica presenti sull'isola provengono prevalentemente dalle attività umane, come la pesca e il trasporto marittimo, e vengono portati a riva dalle correnti marine.
Ciò che rende unica l'Ilha de Trindade è che i rifiuti di plastica non si limitano ad accumularsi sulle spiagge, ma si stanno trasformando in rocce di plastica. Il processo di trasformazione è dovuto alle alte temperature che si registrano sull'isola, che fondono la plastica e la fanno aderire alle rocce vulcaniche presenti sull'isola. Lo studio ha rilevato che le rocce di plastica presenti sull'isola vulcanica contengono principalmente polipropilene e polietilene, due dei materiali di plastica più utilizzati al mondo. Ciò è particolarmente preoccupante perché questi materiali sono a bassa densità e galleggiano facilmente, il che significa che possono viaggiare per lunghe distanze attraverso gli oceani.
Brazilian researchers find ‘Plastic Rocks on remote island
— The Earth And Climate Initiative (@TheEarthAndCli1) March 19, 2023
Fernanda Avelar Santos & her team ran chemical tests to find out what kind of plastics are in the rocks called “plastiglomerates”
With rise of temperature,the plastic melts,gets embedded in the beach’s natural material pic.twitter.com/OlClCYhMu8
Come sono state scoperte le rocce di plastica e perché sono pericolose
La presenza di rocce di plastica sull'Ilha de Trindade è stata scoperta quasi per caso da Fernanda Avelar Santos, una delle principali ricercatrici che ha operato in quest'area. Durante uno studio sui rischi geologici dell'isola, si è imbattuta in alcune rocce che per colore e aspetto risultavano diverse dalle altre. Incuriosita, ha deciso di portare avanti delle analisi più approfondite dalle quali si è capita l'origine di quelle caratteristiche artificiali e allarmanti degli scogli. Si tratta infatti di plastica prevalentemente proveniente dalle reti da pesca; queste vengono portate a riva dalle correnti marine e, con le alte temperature, si sciolgono fondendosi alla roccia dell'isola.
Il fenomeno non è nuovo, ma ciò che allarma gli scienziati è che si sia verificato in un unico luogo per di più remoto, lontano dall'operato umano. Oltre a far riflettere per la capacità di diffusione della plastica, l'accaduto preoccupa perché l'isola vulcanica in questione è tra i principali siti in cui nidificano le tartarughe verdi della specie Chelonia mydas, a forte rischio estinzione. L'impatto che queste rocce plastiche possono avere nel lungo periodo su queste tartarughe e sull'intero ecosistema in generale rischia di essere disastroso.