FacebookInstagramXWhatsApp

Fukushima, l’acqua usata nei reattori sarà sversata in mare: è sicuro per l’ambiente? VIDEO

È arrivato il via libera dell’Onu allo sversamento nell’Oceano delle acque usate per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima. Ma c’è chi critica questa decisione
Ambiente5 Luglio 2023 - ore 15:54 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente5 Luglio 2023 - ore 15:54 - Redatto da Redazione Meteo.it

È arrivato il via libera dell’Onu allo sversamento nell’Oceano delle acque usate per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima, severamente danneggiata dal terremoto e seguente tsunami del 2011. In particolare l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha fatto sapere che il piano del Giappone è “coerente con gli standard di sicurezza internazionali” e che il rilascio dell’acqua contaminata avrebbe un impatto “trascurabile sulle persone e sull’ambiente”. C’è però chi contesta queste conclusioni, e sostiene che una simile mossa danneggerà sia l’ambiente che le persone. Ecco in cosa consiste il piano del Giappone, e chi vi si oppone.

Che cosa succede a Fukushima

Per capire cosa sta accadendo, è necessario fare un passo indietro a ormai 12 anni fa. Nel marzo del 2011 un violento terremoto e un seguente tsunami hanno danneggiato gravemente la centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. I danni causati dai cataclismi hanno portato alla parziale fusione del nocciolo di tre dei reattori della centrale. Da allora, come riporta il Corriere della Sera, le autorità - oltre all’evacuazione della popolazione allora residente intorno all’impianto - si sono impegnate in un’operazione gigantesca per bloccare il meltdown. Il combustibile nucleare parzialmente fuso deve essere costantemente raffreddato, e a questo scopo vengono utilizzate circa 200 tonnellate di acqua al giorno. Oggi sono oltre mille i depositi costruiti intorno alla centrale riempiti con quest’acqua, e da anni si discute della possibilità di sversarla in modo controllato nell’oceano.

Il piano di sversamento nell’Oceano

Il piano delle autorità giapponesi prevede che la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, la Tokyo Electric Power Company, si occupi di trattare l’acqua per pulirla dalle sostanze radioattive e di farla arrivare dalla centrale alla costa attraverso una conduttura. Lì le acque verranno diluite con acqua di mare e poi fatte passare attraverso un tunnel sottomarino fino a uno sbocco in mare aperto. Ma non saranno disperse tutte nello stesso momento: l’intero processo durerà circa quarant’anni. L’acqua proveniente dalla centrale, però, non è del tutto ripulita: come riporta il Post infatti continua a contenere il trizio, un isotopo dell’idrogeno che non può essere rimosso, e piccole quantità di altri materiali.

Le acque di Fukushima sono pericolose?

L’idea - portata avanti dal 2019 e negli ultimi anni diventata sempre più concreta - è stata avvallata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’organismo dell’Onu che si occupa di queste questioni. Per l’Aiea il piano è “coerente con gli standard di sicurezza internazionali” e il rilascio dell’acqua contaminata avrebbe un impatto “trascurabile sulle persone e sull’ambiente”. C’è però chi si oppone a questo progetto, tra tutti - oltre a diverse organizzazioni ambientalisti e i pescatori che operano nell’area - la Corea del Sud e la Cina. Pechino ha affermato che disperdere in mare quell’acqua “è estremamente irresponsabile”.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Come comportarsi se si trova una medusa sulla riva
    Ambiente16 Giugno 2025

    Come comportarsi se si trova una medusa sulla riva

    Le meduse sono creature marine molto importanti per l'ecosistema. Ecco come comportarsi se ne trova una (o molte) sulla spiaggia.
  • Giornata mondiale delle tartarughe marine: come nasce e perché si festeggia il 16 giugno
    Ambiente16 Giugno 2025

    Giornata mondiale delle tartarughe marine: come nasce e perché si festeggia il 16 giugno

    Oggi è la Giornata Mondiale delle tartarughe marine: perché si festeggia il 16 giugno.
  • Incendi, Ispra: Sicilia, Calabria e Sardegna le più colpite nel 2024. Tutti i dati dell'emergenza
    Ambiente16 Giugno 2025

    Incendi, Ispra: Sicilia, Calabria e Sardegna le più colpite nel 2024. Tutti i dati dell'emergenza

    Nel 2024 sono state colpite 16 regioni su 20: danni ingenti registrati in particolare nella provincia di Reggio Calabria.
  • Foca monaca avvistata a Panarea: emozione tra i sub dell'associazione Mediterraneo
    Ambiente14 Giugno 2025

    Foca monaca avvistata a Panarea: emozione tra i sub dell'associazione Mediterraneo

    Eccezionale avvistamento al largo di Panarea di un esemplare di foca monaca: l'ultima volta era successo nel 2022.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: entro giovedì 19 caldo meno intenso anche in Sicilia! La tendenza per la seconda parte di settimana
Tendenza16 Giugno 2025
Meteo: entro giovedì 19 caldo meno intenso anche in Sicilia! La tendenza per la seconda parte di settimana
L'aria leggermente più temperata che in questo inizio di settimana interessa il Centronord, entro giovedì 19 darà i suoi effetti anche in Sicilia
Meteo: vortice ciclonico a metà settimana! Le zone a rischio temporali
Tendenza15 Giugno 2025
Meteo: vortice ciclonico a metà settimana! Le zone a rischio temporali
Il vortice ciclonico lasciato in eredità dalla perturbazione n.4 agirà a metà settimana, innescando alcuni temporali al Centro-Sud. Le previsioni
Meteo, caldo in attenuazione ma tornano i temporali: la tendenza meteo da martedì 17 giugno
Tendenza14 Giugno 2025
Meteo, caldo in attenuazione ma tornano i temporali: la tendenza meteo da martedì 17 giugno
Vortice ciclonico in azione a inizio settimana: porterà un'attenuazione del caldo, ma anche il rischio di forti temporali. La tendenza meteo
Mediaset

Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Giugno ore 18:43

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154