FacebookInstagramXWhatsApp

Il cambiamento climatico è un grosso guaio per le coltivazioni a forte pendenza

In Italia alcuni vini e non solo, in Cina diverse varietà di riso nei terrazzamenti: le aree coltivabili in collina e montagna diminuiranno notevolmente entro fine secolo a causa delle emissioni nocive. I terreni in pendenza saranno sempre più aridi
Clima11 Marzo 2022 - ore 12:45 - Redatto da Redazione Meteo.it
Clima11 Marzo 2022 - ore 12:45 - Redatto da Redazione Meteo.it
(foto: Unsplash)

Tra qualche decennio sarà molto difficile coltivare i terreni in forte pendenza a causa degli effetti del cambiamento climatico, e in particolare dell’aumento dell’aridità. Lo afferma uno studio italiano, condotto all’università di Padova, che proietta il trend degli effetti dell'inquinamento ambientale e dei gas serra nei prossimi anni. In assenza di misure di protezione dell’ambiente o di una riduzione significativa delle emissioni nocive, questa difficoltà determinerà una profonda crisi del settore agricolo e una grande difficoltà nella gestione dei territori coltivabili in collina e montagna.

L'aridità che complica l'agricoltura

Lo studio padovano è stato condotto dal dipartimento universitario di Territorio e sistemi agro-forestali, ed è stato pubblicato qualche settimana fa sulla rivista Nature Food. In particolare, è stata svolta un’analisi dell’evoluzione delle varie zone climatiche (tropicale, arido, temperato, freddo e polare) nel periodo che va dal 1980 al 2016, soffermandosi sulla concentrazione dei gas serra e sul ritmo delle emissioni prodotte.

Attraverso l’utilizzo di dati satellitari e territoriali, ottenuti grazie alla piattaforma online Google Earth Engine, sono state effettuate predizioni sulle condizioni climatiche future. Se non vengono adottate delle misure in grado di cambiare la tendenza degli ultimi anni, scrivono gli scienziati, verso la fine del secolo la concentrazione atmosferica di sostanze inquinanti sarà tale da creare gravissimi danni al settore agricolo. Questo interessa direttamente l'Italia, uno dei Paesi più interessati dal fenomeno e in cui le coltivazioni in pendenza rappresentano un'importante parte del settore, ma in generale è una criticità globale.

(foto: Unsplash)

Nello specifico, le aree con coltivazioni agroalimentari in forte pendenza saranno molto più aride e inadatte per lo svolgimento della pratica agricola. Il problema principale a cui si andrà incontro sarà proprio la scarsità idrica dovuta alla riduzione delle precipitazioni complessive annue, peraltro con una distribuzione sempre meno uniforme (a cui stiamo già evidentemente assistendo).

La riorganizzazione delle zone climatiche

Le coltivazioni agricole in aree a forte pendenza rappresentano solo una piccola frazione della superficie globale utilizzata per l’agricoltura, ma sono ugualmente di grande rilevanza per le caratteristiche che le contraddistinguono. Queste aree, a livello mondiale, si trovano principalmente nelle zone temperate (per il 46%) e fredde (28%), mentre il restante quarto è distribuito tra aree tropicali (17%), aride (9%) e polari (1%).

(foto: Pixabay)

Con il passare degli anni queste percentuali muteranno in maniera significativa, con una riduzione delle zone effettivamente coltivabili per una progressiva diminuzione della fertilità. Tra circa 80 anni, facendo riferimento alle proiezioni dello studio, i terreni agricoli in collina e pianura si redistribuiranno: 27% nelle zone tropicali, 16% in quelle aride, 13% in quelle fredde e 44% in quelle temperate. In pratica, si avrà una aridificazione e una tropicalizzazione delle aree agricole in pendenza.

Storia e cultura, non solo agricoltura

Le coltivazioni a forte pendenza hanno delle particolarità che le rendono uniche nel panorama agroalimentare, in quanto permettono di produrre cibi dalle caratteristiche non facilmente replicabili. La loro importanza è ampiamente riconosciuta sia dalla Food and agricolture organization (Fao) sia dall'Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco), che si impegnano per preservare anche il valore storico e culturale di queste aree. Una riduzione delle aree coltivabili determinerebbe un impatto negativo sui raccolti e quindi aumento dei costi per i prodotti alimentari, soprattutto per alcune categorie specifiche.

Terrazzamenti in Cina (foto: Pixabay)

I Paesi con il maggiore quantitativo di coltivazioni agricole a forte pendenza sono Italia, Messico, Etiopia e Cina. Tra le zone di spicco a livello mondiale ci sono di sicuro le aree terrazzate Honghe Hani nella provincia dello Yunnan (Cina), dove vengono prodotte varie tipologie di riso. Più vicino a noi, in Italia, ci sono le colline del Prosecco e del Soave, oltre a una serie di altre colture.

Tutto ciò sottolinea la necessità di attuare comportamenti virtuosi in grado di preservare i paesaggi agricoli collinari e montani: da un lato ridurre le emissioni di gas serra e altre sostanze responsabili del cambiamento climatico, dall’altro tutelare le aree con coltivazioni a forte pendenza.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Meteo, allerta gialla l'8 novembre 2025 in Italia: le regioni a rischio
    Clima7 Novembre 2025

    Meteo, allerta gialla l'8 novembre 2025 in Italia: le regioni a rischio

    Nuova allerta meteo gialla per sabato 8 novembre 2025 in Italia per maltempo e criticità. Ecco le regioni a rischio.
  • Meteo inverno 2025: quando arrivano freddo e neve in Italia
    Clima7 Novembre 2025

    Meteo inverno 2025: quando arrivano freddo e neve in Italia

    Ci stiamo ormai abituando ad autunni insolitamente caldi e anche quest’anno le temperature restano elevate: vediamo quando arriverà il freddo.
  • Meteo, cambia tutto: ultime piogge poi arriva l’anticiclone. Quanto durerà il sole
    Clima7 Novembre 2025

    Meteo, cambia tutto: ultime piogge poi arriva l’anticiclone. Quanto durerà il sole

    Nuova ondata di maltempo al Centro-Sud per il passaggio di due perturbazioni in arrivo tra oggi e il weekend. Le previsioni meteo.
  • Meteo, allerta gialla il 7 novembre 2025 per maltempo in Italia. Ecco dove
    Clima6 Novembre 2025

    Meteo, allerta gialla il 7 novembre 2025 per maltempo in Italia. Ecco dove

    Scatta l'allerta meteo gialla per maltempo e criticità il 7 novembre 2025 in Italia. Ecco tutte le zone e regioni a rischio.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, confermata l'estate di San Martino. La tendenza
Tendenza8 Novembre 2025
Meteo, confermata l'estate di San Martino. La tendenza
Torna l'alta pressione: fino a venerdì 14 novembre condizioni di stabilità diffusa anche se non sarà soleggiato ovunque e temperature sopra le medie
Torna l'alta pressione: estate di San Martino tra sole e nebbie. La tendenza da lunedì 10 novembre
Tendenza7 Novembre 2025
Torna l'alta pressione: estate di San Martino tra sole e nebbie. La tendenza da lunedì 10 novembre
Alta pressione in rinforzo a inizio settimana: l'estate di San Martino mette in pausa l'autunno con tempo stabile e clima mite: la tendenza meteo
Meteo: weekend di maltempo con temporali e forti venti. Le zone colpite
Tendenza6 Novembre 2025
Meteo: weekend di maltempo con temporali e forti venti. Le zone colpite
La tendenza meteo per il fine settimana dell'8-9 novembre indica l'arrivo di una nuova e intensa perturbazione (la n.3) con forti temporali.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Sabato 08 Novembre ore 14:51

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154