Bisfenolo A (BpA) vietato nei materiali a contatto con gli alimenti in Europa: ecco da quando e perché
Non sarà più possibile utilizzare il Bisfenolo A per i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Arrivato lo stop dall'Ue al suo impiego, anche se i prodotti con BpA non spariranno subito.
Bisfenolo A, cos'è e perché è pericoloso?
Il bisfenolo A, conosciuto anche con la sigla BpA, è una sostanza chimica nascosta in molti oggetti di uso quotidiano. Si tratta di una sostanza utilizzata in combinazione ad altri prodotti per produrre materie plastiche e resine. Da semplici bottiglie d'acqua a lattine e contenitori per alimenti, è presente in molti materiali plastici che utilizziamo ogni giorno.
Questa molecola racchiude però molte insidie. Oltre a interferire con il sistema endocrino, il Bisfenolo A è stato associato a un aumentato rischio di problemi immunitari e riproduttivi, compromettendo la fertilità di uomini e donne. Una prolungata esposizione al BpA avrebbe - secondo alcuni studi scientifici - anche gravi ripercussioni sullo sviluppo cerebrale dei bambini e sarebbe responsabile di un incremento del rischio di malattie croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari.
Tra le caratteristiche di questa molecola c'è anche quella che la vede capace di migrare negli alimenti e nelle bevande, e quindi entrare nel nostro organismo, se i cibi o i liquidi vengono conservati in contenitori con BpA.
BpA, arriva lo stop Ue
Da tempo l'Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, aveva messo in guardia dai potenziali rischi di contenitori per alimenti con BpA, e ora è arrivato anche lo stop dall'Unione Europea. Con il regolamento UE 2024/3190 questa sostanza chimica non potrà più essere utilizzata per:
- imballaggi e contenitori come bottiglie di plastica riutilizzabili e lattine metalliche
- utensili da cucina
- distributori d’acqua refrigerati
Con la stessa direttiva è stato limitato anche l'impiego dei suoi sali o bisfenoli ritenuti pericolosi, come il Bisfenolo S, limitato o vietato in prodotti come inchiostro da stampa, adesivi, siliconi, vernici e rivestimenti. La sua pericolosità però non è ancora stata completamente individuata, e una nuova valutazione tossicologica aggiornata sul BpS potrebbe portare ulteriori restrizioni.
Contenitori con BpA addio?
Dopo la nuova direttiva Ue dello scorso dicembre diremo finalmente addio a tutti i contenitori con BpA? Come spesso accade, l'industria avrà molto tempo per adeguarsi. Sono inoltre previste deroghe limitate che potranno essere concesse per un massimo di tre anni.
Il regolamento Ue del 19 dicembre 2024 prevede il divieto in vigore ufficialmente dal 20 gennaio 2025, ossia 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 31 dicembre 2024. A partire dal 20 gennaio inizierà un periodo di transizione di 18 mesi, durante il quale gli imballaggi con BpA già realizzati dovranno essere ritirati progressivamente dal mercato. L’obiettivo è quello di dare alle aziende il tempo per adattarsi alle nuove norme senza creare problemi alla filiera alimentare.
Mancanza di alternative tecniche: arriva la deroga limitata
Ci sarà inoltre da affrontare il problema della mancanza di alternative tecniche sicure, per il quale la Commissione Europea ha previsto speciali deroghe di 3 anni. Il problema delle alternative ha già spinto molti produttori a sostituire il Bisfenolo A con altre sostanze della stessa famiglia, come il Bisfenolo B e il Bisfenolo S, che però secondo alcuni studi potrebbero avere effetti tossici simili. La pericolosità di queste molecole è già stata oggetto di allarmi da parte dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) e dell’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria.