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Bonus pellet, per dire addio al riscaldamento a gas

Il pellet conviene ancora come alternativa al gas? Ecco i bonus che possono aiutarci a sostenere le spese
19 Settembre 2022 - ore 14:31 Redatto da Redazione Meteo.it
19 Settembre 2022 - ore 14:31 Redatto da Redazione Meteo.it
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La strategia del governo per abbandonare progressivamente l'uso di stufe a gas è mettere a disposizione dei bonus per incentivare l'acquisto di stufe a pellet: ecco a chi spettano e quanto fanno risparmiare.

Pellet, perché conviene ancora

Con l'estate agli sgoccioli e i primi freddi che fanno capolino, in molti stanno pensando al riscaldamento per i prossimi mesi nelle nostre case. Il caro energetico con il gas a prezzi quasi inaccessibili, però, ci costringe a profonde riflessioni per risparmiare senza rinunciare al tepore della nostra abitazione. Di fatto i costi sono quasi raddoppiati rispetto allo scorso anno e c'è il serio rischio di spendere, tra gas e luce, fino a 3.500 euro a famiglia.

Per questo motivo si pensa ad alternative valide in grado di farci risparmiare dicendo addio al riscaldamento a gas. Negli scorsi anni la soluzione più pratica ed economica era il pellet, una biomassa ricavata dagli scarti industriali di lavorazione del legno che, pur costando poco, ha un significativo potere calorifico. I fruitori del pellet sono molti e i commenti sono molto positivi, anche perché è anche una fonte di calore ecosostenibile e molto meno inquinante del gas.

Eppure, come tutti i beni, anche il pellet quest'anno ha subito dei rincari elevatissimi, passando dai 3-5 euro al sacco da 15 chili fino anche a 14 euro per la stessa quantità. Cosa fare dunque? Neanche il pellet è più una soluzione valida? Effettivamente alcuni si stanno guardando intorno alla ricerca di una ulteriore soluzione economica alternativa al pellet, ma di fatto - nonostante le apparenze e il prezzo - rimane ancora valido. Questo perché il costo di gas e gasolio continuerà ad aumentare e non è prevedibile con esattezza ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi. Qualche settimana fa c'era la preoccupazione che ciò accadesse anche per il pellet a causa di una penuria di scorte, ma i rivenditori assicurano che non ci sarà alcuna carenza di questa biomassa nei negozi per i mesi autunnali e invernali.

Bonus pellet, come funzionano

Sulla base di questa premessa, lo Stato italiano mette a disposizione dei cittadini alcuni bonus atti a incentivare l'utilizzo di biomasse alternative al gas, tra cui appunto anche il pellet. Si consideri che la spesa maggiore non è rappresentata dai singoli sacchi, ma dalle apparecchiature e dai lavori per poter adibire la nostra casa all'utilizzo di una caldaia o una stufa a pellet.

Mentre l'impianto può costare anche 300 euro, la stufa ha un costo che parte da 1.500 euro e può superare i 3.000 in base al modello. A questo vanno aggiunte le spese supplementari, come per esempio quelle per l'eventuale costruzione di una canna fumaria. I bonus statali consistono proprio in agevolazioni per la costruzione o per l'ammodernamento degli impianti e per l'acquisto di stufe o caldaie, in particolare ne esistono due molto convenienti: il conto termico e l'ecobonus.

Il conto termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Questo incentivo copre fino al 65% del costo dei lavori per la sola sostituzione di un impianto preesistente e non una nuova installazione. Oltre al conto termico esiste l'ecobonus, che dà diritto a un rimborso del 65% fino a un massimo di 30 mila euro per gli interventi di riqualificazione energetica per gli immobili già iscritti al catasto o con pratica di iscrizione già avviata. In alternativa permette un rimborso del 50% fino a un massimo di 96 mila euro per i lavori di ristrutturazione edilizia. Il bonus è valido per le stufe a pellet con rendimento pari o superiore al 70%. Infine esistono anche dei bonus regionali, le cui agevolazioni però variano di territorio in territorio: il consiglio è quello di consultare i bandi presenti sui siti Internet della vostra regione così da essere aggiornati su eventuali aiuti.

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