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Antartide, scoperta una voragine grande quanto la Svizzera

In Antartide si è aperto un buco gigantesco tra i ghiacci: è un effetto del riscaldamento globale? Ecco cosa sappiamo.
Ambiente5 Maggio 2025 - ore 12:20 - Redatto da Meteo.it
Ambiente5 Maggio 2025 - ore 12:20 - Redatto da Meteo.it

In Antartide si è verificato un evento che ha catalizzato l'attenzione degli scienziati di tutto il mondo. Sopra la regione di Maud Rise è stato trovato un "buco" enorme, grande grosso modo come la Svizzera. Non è la prima volta che si verificano fenomeni simili. Secondo gli scienziati si tratta di polinia, che si crea quando le correnti oceaniche spingono acqua calda verso la superficie, favorendo la fusione dello strato di ghiaccio che la ricopre.

Un gigantesco buco si è aperto in Antartide, cosa sappiamo

Uno studio recente ha rivelato come le enormi aperture, grandi come città, che si stanno formando sulla piattaforma di ghiaccio dell'Antartide potrebbero essere favorite da alcuni fenomeni, in primis il "trasporto di Ekman". Gli scienziati hanno infatti scoperto che questi eventi si formano a causa di masse di acqua oceanica calda che scioglie il ghiaccio dal basso, creando correnti di acqua dolce calda che posizionandosi sopra l'acqua oceanica salata possono provocare la rottura della superficie creando dei fori giganteschi.

Il buco gigantesco che si è aperto sopra la regione di Maud Rise ha sollevato nuovi interrogativi sull'equilibrio climatico del pianeta. Già nel 1970 i ricercatori si erano occupati di questo fenomeno ma recenti studi hanno evidenziato una serie di fattori come le tempeste extratropicali, ormai più frequenti con l'aumento delle temperature globali, essenziali per il mantenimento del buco. Proprio il cambiamento del tempo potrebbe alterare la distribuzione delle polinie con conseguenze sulla fauna marina.

La storia della Maud Rise Polynya

La polynya di Maud Rise si è sviluppata nella copertura di ghiaccio marino del Mare di Weddell, precisamente sopra la montagna sottomarina chiamata “Maud Rise”, da cui prende il nome questa apertura nel ghiaccio. Osservata per la prima volta negli anni 70, si è poi ripresentata tutti gli inverni dal 1974 al 1976.

Negli anni a seguire il buco è comparso sporadicamente fino agli inverni antartici del 2016 e 2017 quando il buco ha raggiunto dimensioni pari a quasi due volte quelle del Galles. Questo è dovuto al fatto che la corrente oceanica intorno al mare di Weddell si è rafforzata portando ad una risalita di acque calde e particolarmente salate.

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