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Almagal rivela come si sono formate e si formano le stelle

Hai mai guardato il cielo e ti sei chiesto come nascono le stelle? Gli scienziati lo studiano con un enorme telescopio chiamato ALMA, che si trova nel deserto di Atacama, in Cile.
Spazio12 Marzo 2025 - ore 11:10 - Redatto da Meteo.it
Spazio12 Marzo 2025 - ore 11:10 - Redatto da Meteo.it

Osservare le fucine cosmiche dove nascono le stelle, scrutando le nubi molecolari, giganteschi agglomerati di gas e polveri che popolano il cosmo. Questo è l'obiettivo di ALMA, il grande radiotelescopio situato nel deserto di Atacama, in Cile.

Alla scoperta delle fucine cosmiche: ALMA svela i segreti della formazione stellare

Grazie al suo lavoro pionieristico, sono stati ottenuti i primi risultati del progetto internazionale ALMAGAL, il più ampio censimento mai realizzato delle regioni di formazione stellare. I dati, pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics, sono frutto della ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e offrono nuove prospettive sulla nascita delle stelle nella nostra galassia.

Le osservazioni di ALMA hanno permesso di raccogliere dettagli inediti sul processo di formazione stellare, un enigma che gli scienziati cercano di risolvere da decenni. Una delle questioni principali riguarda la varietà di masse con cui le stelle nascono, differenze che emergono all'interno delle nebulose senza una chiara spiegazione.

ALMA lavora captando la radiazione cosmica a lunghezze d'onda millimetriche e submillimetriche, analizzando in profondità i segreti della polvere e del gas che compongono i cosiddetti "grumi" all'interno delle nubi molecolari.

La sua straordinaria sensibilità deriva dalla combinazione della luce raccolta da 66 antenne, poste a chilometri di distanza l'una dall'altra, permettendo di ottenere una risoluzione senza precedenti. Grazie a questa tecnologia, è possibile distinguere dettagli minuti, come i "nuclei", gli agglomerati più piccoli da cui hanno origine le singole stelle.

I primi risultati del progetto, basati sull'analisi di 800 grumi e 6.000 nuclei, rivelano che i grumi più densi tendono a generare un numero maggiore di nuclei, e quindi più stelle. Questi dati rappresentano un passo fondamentale per comprendere i meccanismi che regolano la formazione stellare e verranno confrontati con le previsioni teoriche del progetto ERC Synergy ECOGAL. Quest'ultimo è finalizzato a esplorare il legame tra la formazione stellare e la diversità degli esopianeti, ampliando la nostra comprensione dell'evoluzione cosmica.

Grazie ad ALMA, la scienza fa un altro passo avanti nella scoperta dei segreti del cosmo, avvicinandoci sempre più alla comprensione delle origini delle stelle e dei sistemi planetari che popolano l'universo.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 17 Settembre ore 07:51

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