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Peste suina: il focolaio è lungo le autostrade, allerta per virus e influenza aviaria

Emergenza peste suina in Piemonte e Liguria: "Situazione che merita particolare attenzione anche di ordine sanitario". Ecco come si sta cercando di fermarla, seguendo strade, ponti e ponti.
Salute31 Gennaio 2022 - ore 11:11 - Redatto da Redazione Meteo.it
Salute31 Gennaio 2022 - ore 11:11 - Redatto da Redazione Meteo.it
Fonte: Pixabay

E' allerta peste suina e influenza aviaria in Italia. Il focolaio, scoppiato tra Piemonte e Liguria, preoccupa anche se il virus è contagioso solo tra cinghiali e suini e non è trasmettibile all'uomo. La zona infetta è circoscritta a ben 114 comuni tra le due regioni.

Peste suina in Liguria e Piemonte: "Situazione che merita attenzione"

I casi di peste suina riscontrati in Liguria e Piemonte preoccupano il Ministero della Salute e le associazioni animaliste. Al momento sono 27 le infezioni accertate di cui 14 in Piemonte e 13 in Liguria. Il virus, stando a quanto indicato dal sequenziamento in corso in un centro specializzato di Teramo, è altamente contagioso tra cinghiali e suini, ma non si trasmette all'uomo. Non solo, si è riscontrato che il focolaio di peste suina africana scoppiato nelle due regioni è contenuto lungo le autostrade. Nello specifico si tratta delle direttrici autostradali della Voltri-Sempione, della Genova-Serravalle e della bretella tra Novi Ligure e Tortona.

Angelo Ferrari, direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria Valle d'Aosta, incaricato come commissario straordinario interregionale per l'emergenza Psa (Peste suina africana), precisa: "Stiamo lavorando per creare barriere fisiche che delimitino ulteriormente la zona infetta e abbiamo chiesto alla concessionaria autostradale di rafforzare a sua volta le reti di recinzioni. Situazione che merita particolare attenzione anche di ordine sanitario. Ci sono viadotti e ponti che potrebbero avere dei varchi, quindi oltre a queste barriere dovremo installarle altre per creare un recinto naturale, una zona in cui rinchiudere gli animali, spingerli in un’area più piccola, e poi procedere all’eliminazione".

Peste suina e influenza aviaria: associazioni animaliste lanciano allarme

Sono stati registrati anche piccoli focolaio di influenza aviaria. Il Ministero della Salute in una nota precisa: "Le infezioni da influenza aviaria e altre zoonosi nell’uomo possono causare malattie, che vanno da una lieve infezione delle vie respiratorie superiori (febbre e tosse) a una rapida progressione fino a polmonite grave, sindrome da distress respiratorio acuto, shock e persino la morte. Per cercare di arginare questi virus, si sta facendo una strage di animali tra polli, cinghiali e suini, uccidendo tutti gli esemplari nelle zone infette".

Intanto le associazioni animaliste proseguono la loro battaglia contro l'abbattimento delle specie animali. "È allarme zoonosi, cioè virus che si trasmettono dagli animali all’uomo, tra influenza aviaria, peste suina e Covid (anche il Covid infatti è una zoonosi). Questo a causa dello sfruttamento innaturale degli animali rinchiusi negli allevamenti e poi massacrati in massa nei mattatoi" è il grido degli ambientalisti che ha aperto una petizione online per fermare il massacro di cinghiali e suini.

Nella petizione si legge: "Uno sterminio di massa di animali anche sani, un enorme danno ambientale, umano ed etico. In realtà, invece di cercare di arginare il problema con uccisioni di massa, la vera soluzione a tutti i virus e le pandemie sarebbe chiudere i mattatoi e smettere di massacrare creature e di distruggere in tal modo il pianeta stesso. E i cittadini lo sanno!". La petizione in pochissimi giorni ha raccolto più di 37mila firme.

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