Doomsday Clock, l’Orologio dell’Apocalisse: quanto manca alla fine del mondo?
Da diversi anni il Doomsday Clock, ossia l'Orologio e dell'Apocalisse, è fermo a 100 secondi dalla mezzanotte. Un tempo che indica quanto mancherebbe secondo un particolare calcolo e orologio simbolici all'autoannientamento del genere umano. A segnalarlo è la rivista Bulletin of the Atomic Scientists, che dal 1947, un anno dopo la catastrofe di Hiroshima, segnala le probabilità di una possibile fine dell'umanità.
Doomsday Clock, l'orologio dell'Apocalisse: quanto manca alla fine del mondo?
Le lancette dell'Orologio dell'Apocalisse, il Doomsday Clock, segnalano dunque che, nel suo particolare conteggio simbolico, "mancano 100 secondi alla fine del mondo". A sostenerlo è appunto il Bulletin of the Atomic Scientists, la rivista e think tank di Chicago. Nel 2020 le lancette dell'orologio sono state spostate avanti a causa della crisi climatica e del riarmo nucleare. Nonostante la guerra in Ucraina, Rachel Bronson, direttrice del Bulletin, ha raccontato a Repubblica che non ci sarà nessuno spostamento delle lancette: "Lo terremo a 100 secondi a mezzanotte. È troppo pericoloso spostarlo. L'ultima volta che l'abbiamo fatto non siamo mai stati così vicini all'autoannientamento. Oggi le superpotenze parlano di testate nucleari come se fosse sempre più scontato il loro utilizzo. E siccome temiamo di contribuire a questa semplificazione, terremo l'orologio così com'è".
"100 secondi alla fine del mondo": fa paura solo a scriverlo, ma il Doomsday Clock, l'Orologio dell'Apocalisse, è un indicatore di quanto l'umanità sarebbe vicina alla fine, secondo questo conteggio, a causa di una serie di fattori esterni causati dall'uomo. Basti pensare alla minacce nucleari, ma anche al cambiamento climatico e alla tecnologie avverse.
Bulletin of the Atomic Scientists: "Putin pericolo per il genere umano"
Per il gruppo di scienziati della Bulletin of the Atomic Scientists, la rivista fondata da Albert Einstein e dall'Università di Chicago i 100 secondi che ci separano dalla mezzanotte della fine del mondo sono al livello minimo mai raggiunto. Mentre resta purtroppo Tra noi e l'apocalisse l'incognita della guerra in Ucraina. Creato nel 1947 dopo la tragedia di Hiroshima, l'orologio atomico (questo il suo primo nome) indicava in 7 minuti la fine del mondo. La massima lontananza è stata di 17 minuti nel 1991, con la firma del trattato per la riduzione delle armi nucleari e la fine dell'Urss. Con il passare degli anni, sono stati inseriti questi nuovi fattori di rischio, facendo avanzare "la lancetta":
- il cambiamento climatico
- la disinformazione
- l'intelligenza artificiale
- le armi biologiche
Proprio Rachel Bronson, direttrice del Bulletin, ricorda soprattutto l'incubo del nucleare: "Siamo estremamente preoccupati di un qualsiasi uso. L'impatto sarebbe comunque devastante, fosse anche solo un missile nucleare. A quel punto crediamo che l'escalation sarebbe inevitabile. Anche solo uno scambio nucleare limitato, o una detonazione nell'alta atmosfera contro qualche scudo missilistico, avrebbe conseguenze catastrofiche sull'ambiente, causando un inverno nucleare". Gli occhi sono tutti puntati sulla Russia di Putin, "una minaccia per la sopravvivenza del genere umano".
La direttrice del Bulletin sostiene: "Putin ha perso la bussola. Ogni volta che una potenza nucleare invade un altro Paese crea una grave minaccia al genere umano".