Meteo, confermata la seconda ondata di caldo dell'estate: quando arriva, e quanto dura?
Le ultime proiezioni meteo a nostra disposizione confermano per l’area mediterranea e per l’Italia una diffusa e prolungata fase di stabilità atmosferica, che potrebbe protrarsi per parecchi giorni, almeno fino all’inizio di luglio.
Determinante sarà l’azione di un vasto e robusto campo di alta pressione di matrice sub-tropicale, che dal Nord Africa si allungherà di molto verso nord, fino ad abbracciare buona parte dell’Europa centrale e l’area balcanica, in modo più evidente tra l’ultimo weekend di giugno e i primi giorni di luglio.
Probabili temporali tra mercoledì 25 e venerdì 27 giugno
In questo quadro, la sola eccezione sarà rappresentata da una veloce ondulazione del flusso occidentale in quota, che piegherà temporaneamente il campo anticiclonico sopra la regione alpina e le regioni settentrionali tra mercoledì notte e le prime ore di venerdì, lambite dalla coda di un fronte perturbato in transito sull’Europa centrale. Il suo passaggio determinerà una veloce fase instabile e temporalesca, che potrebbe coinvolgere diverse aree del Nord Italia, anche di pianura e di costa: i primi effetti tra la sera-notte di mercoledì nel settore montuoso e pianeggiante di Nord-Ovest, in successiva estensione al settore di Nord-Est. Si tratta di una tendenza ovviamente ancora molto incerta nelle tempistiche e nei dettagli delle aree coinvolte, per questo da seguire nei prossimi aggiornamenti. Una fase instabile che coinciderebbe anche con un temporaneo calo termico nelle aree interessate dai fenomeni temporaleschi.

Ondata di caldo lunga e intensa, con tanta a fa e picchi fino a 40 gradi
Lo scenario termico sarà improntato ad un ulteriore generale riscaldamento, verso valori sensibilmente superiori alla norma.
Si profila e si conferma, infatti, la seconda e più intensa ondata di calore della stagione estiva che, al pari del regime anticiclonico, potrebbe allungarsi fino all’inizio di luglio, risultando quindi duratura e insistente. La massa d’aria potrebbe causare un’anomalia termica positiva fino a 6-8 gradi: dunque una calura intensa e afosa, con disagi sia in termini di caldo notturno (notti sopra i 20 gradi, cosiddette “tropicali”), che di massime pomeridiane generalmente oltre i 30-32 gradi e con numerose punte intorno o poco oltre i 35 gradi. In questo contesto, specie per le aree interne del Centro-Sud e delle Isole, già a partire da mercoledì sembrano sempre più probabili picchi fino alla soglia dei 40 gradi ma, per collocare con sufficiente attendibilità questo rischio di caldo estremo, bisognerà attendere gli aggiornamenti nel corso della settimana.