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La Niña è in corso: come influenza il clima globale?

La Niña dovrebbe portare aria fresca in tutto il mondo e influenzare così il clima globale. Gli scienziati temono che quest'anno tale fenomeno sia più debole e passeggero, tanto da non riuscire a mitigare il clima rovente.
Sostenibilità15 Gennaio 2025 - ore 11:37 - Redatto da Meteo.it
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La Niña è ufficialmente in corso. Cosa dovremmo conoscere su questo fenomeno e come potrà influenzare il clima globale? Ebbene per quanto ne sappiamo fino ad ora il fenomeno sarà presente in forma più debole e durerà meno del solito, ma ne vedremo effetti e conseguenze anche nei prossimi mesi. Ecco tutti i dettagli.

Cos’è la Niña e quali sono le conseguenze sul clima globale?

Quando si parla de La Niña si fa riferimento ad una fase fredda di un ciclo climatico naturale noto come Enso. Si tratta di una fase caratterizzata da variazioni nelle temperature atmosferiche e della superficie del mare nell’Oceano Pacifico tropicale. Nel ciclo Enso abbiamo una fase calda, determinata da El Niño e una fase fredda.

In sintesi, El Niño e La Niña sono due condizioni climatiche opposte che influenzano il meteo in tutto il mondo. Il primo ha contribuito fino ad ora all'arrivo di temperature record nel 2023 e nel 2024 un po' in tutto il mondo. Abbiamo registrato anche in Italia, ad esempio, caldo record per diversi mesi e inverni piuttosto miti.

Cosa succede durante l'influenza de La Niña? La sua influenza potrà essere leggermente più debole del previsto. Ha preso il via con ritardo, emergendo solo a dicembre 2024, e proseguirà probabilmente fino ad aprile 2025, con conseguenze più miti rispetto a quanto calcolato. Si presuppone che nel Nord degli Stati Uniti e nel Canada si tenderà a registrare inverni più freddi e più umidi, mentre il Sud degli Stati Uniti diventerà più caldo e secco.

Oltre a questo La Niña potrà anche incrementare l’attività degli uragani nell’Atlantico. Nonostante ciò sappiamo anche che questa volta gli influssi de La Niña saranno più deboli, così come stimato dagli esperti, perché si attendeva la sua presenza già dall’estate scorsa, ma il suo arrivo ha subito un ritardo importante a causa delle temperature oceaniche che sono state più calde della media. Cosa comporta questo ritardo? Se il suo influsso si esaurirà entro marzo-maggio, il suo ritorno potrebbe non essere considerato un episodio "ufficiale" nella storia climatica.

Eppure, pur essendo più debole del previsto e meno longeva, La Niña influenzerà il clima in molte regioni del mondo, alterando i modelli meteorologici stagionali. Nei periodi di La Niña, per esempio, di solito gli alisei soffiano rafforzati da est a ovest, spingendo le acque calde più a ovest, verso le coste dell'Australia e del sud-est asiatico. In questo modo l'acqua fredda rende le temperature superficiali del mare mediamente più fresche.

Le previsioni per i prossimi mesi

A causa della debolezza de La Niña, gli scienziati del Met office, l'agenzia meteorologica e climatica del Regno Unito, ritengono che nonostante l'aria più fresca portata da tale fenomeni, il 2025 potrebbe comunque essere uno dei tre anni più caldi mai registrati.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Febbraio ore 21:58

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