FacebookInstagramXWhatsApp

La Niña è in corso: come influenza il clima globale?

La Niña dovrebbe portare aria fresca in tutto il mondo e influenzare così il clima globale. Gli scienziati temono che quest'anno tale fenomeno sia più debole e passeggero, tanto da non riuscire a mitigare il clima rovente.
Sostenibilità15 Gennaio 2025 - ore 11:37 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità15 Gennaio 2025 - ore 11:37 - Redatto da Meteo.it

La Niña è ufficialmente in corso. Cosa dovremmo conoscere su questo fenomeno e come potrà influenzare il clima globale? Ebbene per quanto ne sappiamo fino ad ora il fenomeno sarà presente in forma più debole e durerà meno del solito, ma ne vedremo effetti e conseguenze anche nei prossimi mesi. Ecco tutti i dettagli.

Cos’è la Niña e quali sono le conseguenze sul clima globale?

Quando si parla de La Niña si fa riferimento ad una fase fredda di un ciclo climatico naturale noto come Enso. Si tratta di una fase caratterizzata da variazioni nelle temperature atmosferiche e della superficie del mare nell’Oceano Pacifico tropicale. Nel ciclo Enso abbiamo una fase calda, determinata da El Niño e una fase fredda.

In sintesi, El Niño e La Niña sono due condizioni climatiche opposte che influenzano il meteo in tutto il mondo. Il primo ha contribuito fino ad ora all'arrivo di temperature record nel 2023 e nel 2024 un po' in tutto il mondo. Abbiamo registrato anche in Italia, ad esempio, caldo record per diversi mesi e inverni piuttosto miti.

Cosa succede durante l'influenza de La Niña? La sua influenza potrà essere leggermente più debole del previsto. Ha preso il via con ritardo, emergendo solo a dicembre 2024, e proseguirà probabilmente fino ad aprile 2025, con conseguenze più miti rispetto a quanto calcolato. Si presuppone che nel Nord degli Stati Uniti e nel Canada si tenderà a registrare inverni più freddi e più umidi, mentre il Sud degli Stati Uniti diventerà più caldo e secco.

Oltre a questo La Niña potrà anche incrementare l’attività degli uragani nell’Atlantico. Nonostante ciò sappiamo anche che questa volta gli influssi de La Niña saranno più deboli, così come stimato dagli esperti, perché si attendeva la sua presenza già dall’estate scorsa, ma il suo arrivo ha subito un ritardo importante a causa delle temperature oceaniche che sono state più calde della media. Cosa comporta questo ritardo? Se il suo influsso si esaurirà entro marzo-maggio, il suo ritorno potrebbe non essere considerato un episodio "ufficiale" nella storia climatica.

Eppure, pur essendo più debole del previsto e meno longeva, La Niña influenzerà il clima in molte regioni del mondo, alterando i modelli meteorologici stagionali. Nei periodi di La Niña, per esempio, di solito gli alisei soffiano rafforzati da est a ovest, spingendo le acque calde più a ovest, verso le coste dell'Australia e del sud-est asiatico. In questo modo l'acqua fredda rende le temperature superficiali del mare mediamente più fresche.

Le previsioni per i prossimi mesi

A causa della debolezza de La Niña, gli scienziati del Met office, l'agenzia meteorologica e climatica del Regno Unito, ritengono che nonostante l'aria più fresca portata da tale fenomeni, il 2025 potrebbe comunque essere uno dei tre anni più caldi mai registrati.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Clima, in Europa ci sono stati 100 mila i morti per il caldo tra il 2022 e il 2023
    Sostenibilità13 Giugno 2025

    Clima, in Europa ci sono stati 100 mila i morti per il caldo tra il 2022 e il 2023

    Il bilancio arriva proprio nei primi giorni di ondate calore estremo. Nasce una Commissione europea per l’emergenza anche sanitaria.
  • Groenlandia, ondata di calore record accelera lo scioglimento dei ghiacci
    Sostenibilità12 Giugno 2025

    Groenlandia, ondata di calore record accelera lo scioglimento dei ghiacci

    La calotta glaciale della Groenlandia si è sciolta 17 volte più velocemente della media durante l'ondata di calore di maggio.
  • La Giornata Mondiale dell’Ambiente lancia l’allarme: l’inquinamento da plastica è ovunque
    Sostenibilità5 Giugno 2025

    La Giornata Mondiale dell’Ambiente lancia l’allarme: l’inquinamento da plastica è ovunque

    La plastica è oramai ovunque: dai mari ai ghiacciai fino nell'aria che respiriamo. L'allarme nella Giornata Mondiale dell’Ambiente.
  • Nasa: l’iceberg più grande al mondo si sta disintegrando. In pericolo gli ecosistemi
    Sostenibilità3 Giugno 2025

    Nasa: l’iceberg più grande al mondo si sta disintegrando. In pericolo gli ecosistemi

    La rottura dell'iceberg A23a, il più grande al mondo, potrebbe avere effetti dannosi sui fragili ecosistemi marini.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: vortice ciclonico a metà settimana! Le zone a rischio temporali
Tendenza15 Giugno 2025
Meteo: vortice ciclonico a metà settimana! Le zone a rischio temporali
Il vortice ciclonico lasciato in eredità dalla perturbazione n.4 agirà a metà settimana, innescando alcuni temporali al Centro-Sud. Le previsioni
Meteo, caldo in attenuazione ma tornano i temporali: la tendenza meteo da martedì 17 giugno
Tendenza14 Giugno 2025
Meteo, caldo in attenuazione ma tornano i temporali: la tendenza meteo da martedì 17 giugno
Vortice ciclonico in azione a inizio settimana: porterà un'attenuazione del caldo, ma anche il rischio di forti temporali. La tendenza meteo
Meteo, dal caldo intenso al rischio di forti temporali: la tendenza da lunedì 16 giugno
Tendenza13 Giugno 2025
Meteo, dal caldo intenso al rischio di forti temporali: la tendenza da lunedì 16 giugno
Vortice ciclonico sull'Italia a inizio settimana: si attenua il caldo, ma torna il rischio di forti temporali e grandinate! La tendenza meteo
Mediaset

Ultimo aggiornamento Domenica 15 Giugno ore 11:51

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154