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Allarme caldo: lo zero termico sale oltre i 4 mila metri sul Monte Bianco

Gli effetti del cambiamento climatico si mostrano attraverso le immagini di turisti a mezze maniche sull'Aiguille du Midi, a oltre 3800 metri d'altezza, e sul manto glaciale della Mer de Glace, che si è dipinto di un insolito colore rosso
Ambiente9 Agosto 2024 - ore 14:25 - Redatto da Meteo.it
Ambiente9 Agosto 2024 - ore 14:25 - Redatto da Meteo.it

Temperature insolite hanno sorpreso molti turisti che hanno raggiunto la vetta dell’Aiguille du Midi - sul Monte Bianco - a 3842 metri di altitudine. Si tratta di livelli decisamente anomali per le colonnine di mercurio, che sono un chiaro segnale del cambiamento climatico. Le previsioni meteorologiche di domenica indicavano addirittura lo zero termico compreso tra i 4500 e i 4900 metri per la giornata di lunedì.

Immagini insolite dalla cima dell'Aguille de Midi

Non capita spesso di vedere i turisti sulla cima dell'Aguille de Midi in magliette a mezze maniche. Questo è ciò che è accaduto nei giorni scorsi, quando in molti sono stati sorpresi dall'anomala ondata di caldo che ha colpito coloro che si trovavano sulla guglia più alta delle Aiguilles de Chamonix, situata nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco.

Sebbene molti di loro avessero portato con sé un abbigliamento adeguato per le temperature rigide, si sono ritrovati a indossare solo indumenti leggeri.

Le previsioni meteorologiche di domenica indicavano lo zero termico a un'altitudine compresa tra i 4500 e i 4900 metri per la giornata di lunedì. Tuttavia, durante la notte tra domenica e lunedì, un seracco è crollato lungo la via normale del Mont Blanc du Tacul, causando la morte di un alpinista e il ferimento di altri quattro.

Il Monte Bianco mostra i segni del cambiamento climatico

Non sono solo i turisti con magliette a mezze maniche sul Monte Bianco a mostrarci gli effetti del cambiamento climatico. Un altro chiaro segnale arriva dalla Mer de Glace, il grande ghiacciaio del massiccio del Monte Bianco.

Qui la polvere del Sahara ha colorato il manto glaciale di un insolito rosso. La polvere del Sahara riduce la capacità del ghiacciaio di riflettere la luce solare, accelerando così la fusione della neve e del ghiaccio.

Come saranno le Alpi nel 2050?

Quanto accaduto in questi giorni è solo l'ennesima dimostrazione degli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi, costrette a fare i conti con temperature insolite e polvere sahariana che rischiano di compromettere l'ecosistema alpino.

Se da un lato gli esperti sottolineano l’importanza di monitorare costantemente queste aree per comprendere meglio l’impatto del riscaldamento globale, e adottare così misure di mitigazione efficaci, dall'altro uno studio recente mostra come - entro il 2050 - il Monte Bianco potrebbe subire cambiamenti significativi.

La temperatura media potrebbe aumentare fino a 3°, portando a una drastica riduzione dell’innevamento. I ghiacciai che si trovano al di sotto di 1500 metri di altitudine sono destinati a scomparire, mentre quelli a quote più elevate si ritireranno rapidamente. La Mer de Glace ha già perso circa 100 metri di spessore negli ultimi vent'anni e la situazione è destinata a peggiorare​.

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