Meteo: l'Anticiclone cede sul finire di settimana! Dal caldo anomalo alla neve: la tendenza
Nella parte finale della settimana si conferma il progressivo indebolimento del campo anticiclonico che attualmente abbraccia buona parte del continente e dunque anche l’Italia, associato ad una massa d’aria eccezionalmente mite, che sta determinando un vero e proprio assaggio di primavera soprattutto in molte delle nazioni Oltralpe (con anomalie positive anche dell’ordine di 10-14 gradi attese a metà settimana tra la Scandinavia meridionale e l’Europa orientale).
Ad approfittare di questo cedimento saranno due perturbazioni: la prima (la n.2 di marzo), di origine nord africana, interesserà velocemente le Isole maggiori e le estreme regioni meridionali tra venerdì 7 e sabato 8 marzo. In un quadro ancora di grande incertezza, gli ultimi dati a nostra disposizione suggeriscono un coinvolgimento di Sardegna e Sicilia, con alcune precipitazioni nella giornata di venerdì, mentre sabato gli ultimi fenomeni dovrebbero interessare la Sicilia e il sud della Calabria. Nel resto del Paese tempo in prevalenza ancora soleggiato, ma con il passaggio di banchi nuvolosi per lo più ad alta quota, un po’ più densi ed estesi nella giornata di sabato.
La seconda perturbazione (la n.3), molto più organizzata ed attiva della precedente, è collegata ad una vasta area depressionaria che nel frattempo avanzerà lentamente dal vicino Atlantico e che potrebbe condizionare il tempo di tutto il Paese nel corso della prossima settimana.

Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima tempo in deciso peggioramento e ritorno della neve: la tendenza meteo
I primi effetti di questo peggioramento in termini di fenomeni dovrebbero manifestarsi sulle regioni nord-occidentali, sulla Toscana e sulla Sardegna dal pomeriggio di domenica 9, per estendersi ed intensificarsi tra la fine della giornata e le prime ore di lunedì 10 al resto del Centro-Nord.
Con questa nuova fase perturbata è atteso, inoltre, il ritorno della neve nel settore alpino e prealpino, ma a quote elevate (1500-2000 metri). La massa d’aria sopra il Mediterraneo centrale e la regione alpina non cambierà molto nei prossimi giorni: questo significa che il clima resterà tutto sommato mite, con temperature per lo più oltre la norma e con oscillazioni legate alla dinamicità meteorologica appena descritta.