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Mediterraneo, cosa nasconde il punto più profondo? La scoperta

Al largo del Peloponneso, gli scienziati hanno individuato un'elevata concentrazione di rifiuti marini: ecco cosa è stato trovato
Sostenibilità12 Maggio 2025 - ore 10:53 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità12 Maggio 2025 - ore 10:53 - Redatto da Meteo.it

Al largo del Peloponneso, in Grecia, si trova il punto più profondo del Mediterraneo, l'abisso Calypso. Proprio in questo tratto del Mar Ionio alcuni ricercatori hanno scoperto una brutta verità. In quell'abisso c'è una delle più elevate concentrazioni di rifiuti di tutti i mari del mondo. Un vero e proprio deposito di spazzatura che solleva interrogativi sullo stato di salute del nostro mare e sull'inquinamento.

Mediterraneo, il punto più profondo è il più inquinato: la scoperta

Un team di scienziati, guidati dal geologo marino Miquel Canals dell’Università di Barcellona, ha esplorato il punto più profondo del Mediterraneo. Pur essendo situato a più di 5mila metri sotto il livello del mare presenta plastica, carta, vetro e altri rifiuti umani, in parte gettati dalle imbarcazioni, in parte trascinati dalle correnti.

I dati sono stati raccolti grazie al sottomarino ad alta tecnologia Limiting Factor. Le telecamere hanno consentito di individuare ben 167 oggetti differenti. Si tratta di un fatto preoccupante in quanto è l'ennesima dimostrazione di come non esista alcun luogo incontaminato sul nostro pianeta. "Il Mediterraneo non ha un solo centimetro davvero pulito", ha dichiarato Canals. A contribuire al disastro ecologico ci sono attività umane come la pesca, il turismo e il traffico navale.

Anche l'abisso Calypso funziona come una trappola per i rifiuti. I movimenti dell'acqua consentono alla plastica di depositarsi sui fondali. In particolare, buste, pezzi di vetro e metalli scivolano in basso finendo per rimanere intrappolati nella fossa. I ricercatori hanno anche scoperto la presenza di un solco rettilineo sul fondale, segnale che testimonia uno scarico diretto da imbarcazioni.

La presenza di rifiuti comporta gravi rischi anche per la fauna marina. Il WWF ha rilevato in particolare che la plastica e le microplastiche rappresentano una minaccia per gli animali marini che muoiono ingerendo o finendo intrappolati nei rifiuti. Sono oltre 260 le specie animali minacciate da questi rifiuti, tra cui mammiferi marini e tartarughe di mare.

Mar Mediterraneo soffocato dai rifiuti: ecco perché

Il Mar Mediterraneo, essendo un bacino semichiuso, è particolarmente vulnerabile all'inquinamento. Nel 2021 uno studio aveva identificato lo Stretto di Messina come l'area con la più alta densità di rifiuti marini a livello globale. Per fermare l'inquinamento da plastica il WWF ha proposto ai governanti europei di finanziare la raccolta differenziata e il riciclo introducendo anche divieti stringenti per quanto riguarda l'uso della plastica. Altrettanto essenziale sarebbe investire sulla ricerca per produrre plastiche più amiche dell'ambiente. Anche i cittadini però possono fare molto a cominciare dall'acquisto di contenitori in materiali biodegradabili per passare alla raccolta differenziata.

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