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Covid, Ponte dell'Immacolata 2021, cosa si può fare e cosa no: viaggi, piste da sci. Le regole ad oggi

A rischio viaggi e spostamenti per il ponte dell'Immacolata per l'aumento dei contagi da Covid-19. Cosa si potrà fare?
Tendenza22 Novembre 2021 - ore 12:50 - Redatto da Redazione Meteo.it
Tendenza22 Novembre 2021 - ore 12:50 - Redatto da Redazione Meteo.it

La quarta ondata di Covid-19 mette a rischio il ponte dell'Immacolata. Milioni di italiani sono in procinto di festeggiare l'8 dicembre con un weekend fuori porta oppure una giornata in montagna, ma preoccupa l'aumento dei contagi da Coronavirus. Al momento è ancora tutto da decidere, il Governo sta valutando se introdurre nuove restrizioni e limitazioni per arginare i contagi come un super green pass, ma è dietro l'angolo l'ingresso in zona gialla e/o arancione di alcune Regioni.

Covid, a rischio il weekend dell'8 dicembre 2021: cosa si può fare e cosa no

Mancano poche settimana al ponte dell'Immacolata che ricade quest'anno di mercoledì e milioni di italiani sono indecisi su cosa si potrà fare o meno. L'impennata di nuovi contagi da Covid-19 potrebbe mettere a rischio non solo il lungo weekend dell'Immacolata, ma anche le vacanze di Natale 2021 visto che in alcune Regioni si registrano casi di positività superiori ai numeri previsti dalle linee guide del Governo. Al momento tutto lo stivale è in zona bianca, ma l'aumento considerevole dei contagi non esclude l'ingresso di alcune Regioni in zona gialla e forse anche in zona arancione.

Ricordiamo che in zona bianca è consentito muoversi liberamente, fare visita a familiari e parenti, ma anche andare in palestra, cinema, ristoranti e musei. Naturalmente tutto è legato all'obbligo del green pass, il passaporto vaccinale indispensabile per poter accedere ai luoghi pubblici, ma anche per viaggiare a bordo di aerei e treni a lunga percorrenza. Attenzione: nei prossimi mesi è possibile che la durata del documento verde venga ridotta da 12 mesi a 9 0 6 in base alla data della somministrazione del vaccino.

Per quanto concerne i viaggi all'estero, pur essendo ancora in zona bianca, il consiglio del ministero della Salute è stato di limitare i viaggi all’estero. Il movito? In diversi stati dell'Unione, infatti, i contagi da Coronavirus hanno registrato numeri spaventosi in Germania, Francia, Uk e Austria. Chiunque volesse ugualmente viaggiare al di fuori dell'Italia è invitato a controllare le regole stabilite per l'ingresso nel Paese di arrivo, ma anche per il rientro in Italia. Ricordiamo che il ministro della Salute Roberto Speranza ha comunicato l'installazione di corridoi turistici Covid free per tutti i vaccinati e guariti verso le zone: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto. Prima del rientro è necessario sottoporsi ad un tampone molecolare.

Ponte dell'immacolata 2021 in montagna? Le regole per sciare

Con l'arrivo del Natale e della neve sono milioni gli italiani pronti, dopo due anni di pandemia, a tirare fuori dall'armadio le attrezzature da sci per un weekend in montagna. In tantissimi proprio in vista del ponte dell'8 dicembre 2021 hanno deciso o stanno valutando la possibilità di recarsi in montagna per sciare e trascorrere qualche giornata all'insegna del relax. Diversi impianti sciistici hanno già riaperto con due regole ben precise: green pass da esibire, fatta eccezione per i minori di 12 anni, e mascherina chirurgica e/o Ffp2. La capienza sulle cabinovie è stata fissata all'80%, mentre sulle seggiovie al 100%.

L'aumento dei contagi da Covid-19 nelle ultime settimane è un segnale d'allarme in Alto Adige dove aleggia la possibilità di un passaggio in zona arancione. Con l'entrata in zona arancione, infatti, gli impianti di risalita vengono chiusi. Durante la Conferenza stato-regioni, i governatori hanno richiesto a gran voce di escludere la chiusura degli impianti sciistici in zona arancione e zona rossa. I rischi sono considerevoli per Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e pure Valle d’Aosta dove il numero dei contagi è davvero allarmante. "Un altro inverno senza sci sarebbe un colpo mortale per l’economia della montagna" - ha detto la presidente degli impiantisti Anef, Valeria Ghezzi - "siamo ancora in un momento di incertezza ma possiamo dire che lo sci è uno sport di per sé sicuro, che si pratica all’aperto e con un distanziamento garantito dalla natura stessa dell’attività". La presidente degli impiantisti Anef ha portato poi l'esempio di alcuni stati europei e d'oltreoceano: "lo dimostrano le aperture senza particolari limitazioni dello scorso inverno negli Stati Uniti, in Svizzera e nei Paesi scandinavi, dove non si è riscontrata un’incidenza di contagi legata allo sci superiore a quella di altre attività economiche. Lo sci non deve diventare un capro espiatorio. Chi pensa a chiudere piste e impianti dovrebbe vedere come si viaggia in certe ore sulla metropolitana di Milano".

Covid Italia e contagi: quando il passaggio in zona gialla, arancione e rossa?

Naturalmente tutto dipende dall'incidenza dei contagi da Covid-19. Il passaggio in zona gialla, infatti, permette ancora lo spostamento tra Regioni e quindi la possibilità di viaggiare. In giallo è obbligatorio l'uso della mascherina anche all'aperto, al tavolo possono sedersi solo 4 persone e viene ridotta la capienza di stadi, palestre, cinema e teatri. Chiuse, invece, le discoteche. Il passaggio dalla zona bianca a quella gialla si registra seguendo tre indicatori: incidenza contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, posti letto in terapia ordinaria superiori al 15% e in terapia intensiva al 10%. A rischio zona gialla ci sono sicuramente Friuli-Venezia Giulia, la Provincia autonoma di Bolzano e le Marche.

Il passaggio in zona arancione, invece, comporta: nessuna uscita dal proprio Comune se non per motivi di salute, lavoro e necessità naturalmente sempre col green pass. Chiusura dei ristoranti al pubblico che possono lavorare con il servizio di asporto e consegna a domicilio. Chiusura di palestre, cinema, teatri, piscine. Le visite ai parenti e amici sono permesse una sola volta al giorno. Ritorna il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino. Ancora peggio l'entrata in zona rossa: non sono consentiti spostamenti, nessuna visita ad amici e parenti salvo per motivi di salute, necessità e lavoro. Saracinesche chiuse per tutte le attività fatta eccezione per i servizi essenziali. Bar e ristoranti aperti solo per consegne a domicilio e asporto.

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