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Come si fa a sapere quanto si sta consumando di corrente elettrica?

Se volete davvero risparmiare sulla bolletta, può essere molto utile sapere in anticipo quanto state consumando in modo da regolarvi di conseguenza: sapete come si fa?
Sostenibilità20 Gennaio 2023 - ore 18:40 - Redatto da Redazione Meteo.it
Sostenibilità20 Gennaio 2023 - ore 18:40 - Redatto da Redazione Meteo.it

Contenere i costi dell'energia elettrica di questi tempi è molto importante, ma come facciamo a sapere quanta energia stiamo consumando? È molto semplice e noi ve lo spieghiamo.

Come conoscere il consumo di corrente elettrica

Con la crisi energetica che non si placa e i costi sempre più permissivi, è davvero necessario regolare i propri consumi. Ormai conosciamo abbastanza bene i trucchetti intelligenti per spendere meno evitando consumi fantasma e sprechi vari di energia, ma può esserci molto utile anche monitorare i nostri consumi in modo preciso ed efficace. Per evitare che la bolletta sia una brutta sorpresa, infatti, possiamo prevedere già in anticipo la cifra che dovremo pagare; questa pratica inoltre può essere estremamente utile se alla metà del mese ci si accorge che si sta consumando troppo, così da regolarsi di conseguenza prestando più attenzione per le settimane successive così da non dover sborsare uno sproposito. Ecco dunque come fare per sapere quanto si sta consumando di corrente elettrica a casa propria in maniera semplice e pratica.

Esistono diversi metodi molto semplici, altri invece sono più complessi e dunque richiedono maggiore accortezza ed esperienza, perciò noi ci concentreremo solo sui più facili senza ricorrere ad appositi dispositivi aggiuntivi di rilevamento. Il primo modo per sapere quanto stiamo consumando è l'autolettura del contatore, fondamentalmente il sistema più tradizionale. Basta controllare il proprio contatore facendo una lettura oggi e un'altra tra un mese (o comunque in due momenti diversi), dopodiché fare una banale sottrazione: il secondo valore meno il primo, avendo così il consumo esatto nel lasso di tempo che è intercorso tra le due letture. Bisogna però prestare attenzione ad alcuni elementi: innanzitutto bisogna controllare se il consumo rilevato corrisponde effettivamente a quello fatturato in bolletta nel dato periodo, in più bisogna tener conto di eventuali fattori di correzione per convertire le autoletture in letture effettive.

Un'altra valida soluzione potrebbe essere quella di richiedere direttamente al proprio fornitore le fatture di trasporto: si tratta delle fatture che il fornitore riceve dal distributore locale, che si occupa delle letture dei contatori. Se il proprio fornitore può metterci a disposizione le fatture di trasporto e queste corrispondono ai consumi, allora questa pratica può rivelarsi estremamente efficace. Non tutti i fornitori permettono queste dinamiche, ma se abbiamo un contratto con Enel possiamo iscriverci al portale e-distribuzione, che ci darà accesso ai consumi dell'ultimo anno che potremo poi confrontare con quelli della bolletta indipendentemente dal tipo di accordo commerciale che abbiamo, dunque sia per i clienti in bassa tensione che per quelli con consumi orari.

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