Meteo, dal 22 gennaio nuove perturbazioni in vista: la tendenza
A partire da mercoledì assisteremo ad un cambio della circolazione atmosferica nel cuore dell’Europa e sul bacino del Mediterraneo, in favore di una ripresa del flusso zonale, che tenderà a penetrare nel continente, smantellando il vasto campo di alta pressione che, fino a questo momento, ha tenuto in ostaggio molte nazioni, assicurando tempo stabile e assenza di precipitazioni.
In questo modo torneranno a transitare le perturbazioni atlantiche, destinate a coinvolgere più direttamente i settori nord alpini, ma in parte anche il nostro Paese.

Nuove perturbazioni sull'Italia dal 22 gennaio
La prima di queste (la n.7 di gennaio) attraverserà le regioni settentrionali italiane tra mercoledì e venerdì, interessando marginalmente anche quelle centrali. Il suo passaggio riporterà alcune precipitazioni, soprattutto al Nord e sulla Toscana già a partire dal pomeriggio-sera di mercoledì, mentre nelle Alpi tornerà un po’ di neve a quote superiori i 1000-1500 metri. La coda della perturbazione darà luogo agli ultimi effetti in termini di fenomeni tra l’estremo Nord-Est e il Centro Italia nelle prime ore di venerdì, a seguire si trasferirà verso i Balcani, consentendo un miglioramento.
Si tratta di un’evoluzione ancora incerta, che si amplifica nella parte finale della settimana quando un’altra perturbazione potrebbe affacciarsi alle regioni di Nord-Ovest nel corso di domenica, preceduta da una rimonta dell’alta pressione sub-tropicale, in estensione verso le regioni centro-meridionali.
In questo contesto, inutile dire che il quadro termico vedrà un incremento dei valori, destinati a portarsi sensibilmente oltre la norma al Centro-Sud, mentre al Nord l’anomalia dovrebbe risultare meno marcata. Anche qui, tuttavia, nei prossimi giorni mancheranno le gelate a bassa quota e in generale, l’ultima decade di gennaio non depone in favore di irruzioni fredde tipiche di questa stagione. Insomma, l’inverno resta lontano dall’Italia.